venerdì 21 febbraio 2014

Comunicato stampa


Luciano Recchioni

Luciano Recchioni della segreteria FIOM-CGIL di PERUGIA esprime, anche a nome dei delegati  e degli iscritti,  grande soddisfazione per l’operato svolto da alcuni parlamentari e in primis dell’On. GIAMPIERO GIULIETTI.

È di queste ore l’importante notizia  che l’emendamento chiesto dalle organizzazioni sindacali e recepito dai parlamentari,  ha terminato  il percorso  burocratico con l’approvazione in SENATO, tale l’emendamento in sintesi  sentenzia  che le aziende, nel nostro caso la A. MERLONI, in stato di commissariamento  con possibilità di ripresa lavorativa ed occupazionale e soprattutto in un momento di profonda crisi economica come quella che attualmente stiamo attraversando, non possono avere lo stesso valore  di quando si è in regime di condizioni normali.

Pertanto quanto è stato approvato non può che avere una ricaduta positiva sulla sentenza emessa dal GIUDICE del TRIBUNALE di ANCONA, che nel mese di settembre 2013 aveva annullato la vendita  della A. MERLONI alla J.P. industries  a causa del prezzo pagato dall’acquirente inferiore al valore dell’azienda.

Ricordo a tal proposito che l’udienza che si doveva tenere il 19 febbraio 2014 in merito al ricorso presentato dai commissari e proprietà,  è stata posticipata al 2 aprile 2014 a causa dello sciopero degli avvocati.

Quindi con speranza e fiducia si attende la decisione del giudice ma quanto è avvenuto dimostra che la politica, quando sollecitata  e fortemente motivata sa dare le risposte anche in un momento particolarmente difficile come quello attuale dove il distacco tra cittadini e politica è fortemente marcato.

In attesa di sviluppi, sul tappeto ci sono diversi problemi da gestire e il primo non può che essere quello della firma sul decreto per la cassa integrazione. Ricordo infatti che anche in questo caso possono trascorre sei mesi  prima che i lavoratori possono percepire le spettanze e,  al momento, non abbiamo notizie in merito da parte del MINISTERO DEL LAVORO.  La proprietà inoltre ci ha annunciato che entro la metà di marzo intende riprendere la produzione per circa 8000 pezzi, non possiamo che prendere positivamente la notizia ma credo che sia giunto il momento di parlare anche della organizzazione del lavoro.  

Altri aspetti ci sono da verificare e gestire ma ovviamente tutto dipende dalla fine della sentenza e dalla capacità produttiva ed economica della proprietà.


Luciano Recchioni

Fiom- cgil