lunedì 16 dicembre 2013

Sbloccata la cassa integrazione per i dipendenti J.P. industries

Fabriano (Ancona), 16 dicembre 2013 - SOSPIRO di sollievo per i 700 dipendenti della Jp, l'ex Ardo in seguito alle rassicurazioni del sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti. Nel vertice odierno a Roma con i sindacati proprio De Vincenti ha rassicurato sul rinnovo della cassa integrazione straordinaria che scade il 31 dicembre, decisivo per continuare l'attività produttiva dell'impresa capitanata dall'industriale cerretese Giovanni Porcarelli.
“Ci è stato riferito – afferma il coordinatore nazionale del settore elettrodomestico della Uilm-Uil Gianluca Ficco – che la cassa verrà confermata per il terzo anno consecutivo, nonostante la sentenza di primo grado di annullamento della vendita. Grazie all'articolo 9 del nuovo decreto legge 136 entrata in vigore il 10 dicembre scorso, l'ammortizzatore sociale sarà garantito per tutto il 2014, in attesa del verdetto di secondo ed eventuale terzo grado dopo il ricorso effettuato proprio dal Ministero e dallo stesso Porcarelli”.

Una novità importante di cui ora si attendono i primi effetti reali in particolare del nuovo summit odierno con i sindacati stavolta impegnati a confrontarsi con i tecnici del Ministero del Lavoro sempre sulla medesima questione. “Ci attendiamo – aggiunge Ficco – riscontri concreti anche sulla date in quanto negli ultimi due mesi i lavoratori hanno ricevuto la cassa ad intermittenza e con forti slittamenti”. Infatti, dopo che il mese di settembre è stato pagato agli dall'Inps con una trentina di giorni di ritardo e solo in coda a manifestazioni ad effetto, ora gli operai attendono l'erogazione della mensilità di ottobre (per i più oltre l'80% dei proventi arriva proprio dall'ammortizzatore sociale) ed il ritardo accumulato è già di una trentina di giorni.
Alessandro Di Marco
fonte della notizia: Il resto del carlino  edizione on-line

venerdì 6 dicembre 2013

Comunicato stampa dei delegati Fiom J.P. Nocera Umbra

Al “ gioco dello scaricabarile” noi non ci stiamo

vogliamo ricordare alle  istituzioni locali, regionali e nazionali che  tra le molteplici situazioni di criticità lavorative che oggi stanno distruggendo il paese ITALIA, c’è ancora la vertenza A. MERLONI.

Come delegati FIOM –CGIL siamo sbalorditi su come le istituzioni stanno, anzi non stanno gestendo questa grande e complicata vertenza, non vogliamo sostituirci a nessuno ma non riteniamo assolutamente giusto che i commissari, anche in presenza di una sentenza che annulla la vendita alla famiglia PORCARELLI, concedano la continuità al piano industriale e allo stesso tempo viene bloccata, con il gioco dello “scarica barile” la cassa integrazione per i lavoratori della J.P. INDUSTRIES. Chi ne ha l’incarico si assuma la responsabilità del pagamento.

Vogliamo ricordare che oltre il 90% dei lavoratori  della J.P. a causa della denuncia delle banche non vive di lavoro ma di cassa integrazione.

Nella giornata di mercoledì 4 dicembre , le organizzazioni sindacali di FIM-FIOM e UILM hanno incontrato il PREFETTO di PERUGIA e il presidente della J.P. INDUSTRIES, GIOVANNI PORCARELLI, avevamo un sentore negativo sia sul portare a casa la cassa integrazione, che sul futuro della J.P.  e le nostre previsioni  purtroppo si sono avverate. 
Non è nostro interesse spargere pessimismo  ma  le segreterie nazionali  delle organizzazioni sindacali, da settimane stanno chiedendo un incontro al ministero ma ancora non c’è data, a questo punto le alternative sono poche , crediamo che sia  il momento di tornare sulla piazza, aspettiamo notizie da ROMA ma nel frattempo invitiamo i lavoratori a tenersi pronti il nostro futuro dipende anche dalle nostre azioni.

Delegati FIOM-CGIL