sabato 28 settembre 2013

Sentenza J.P.- Giulietti: Attivare immediatamente tavolo istituzionale

On. Giampiero Giulietti

COMUNICATO STAMPA



L'ON. GIULIETTI ALL'INIZIATIVA SULLA MERLONI:"INTERVENIRE SUBITO PER SALVAGUARDARE L'ECONOMIA DELLA FASCIA APPENNINICA"


L'on. Giampiero Giulietti ha partecipato questa mattina insieme ai parlamentari umbri, ai rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali, all’iniziativa promossa dal Partito Democratico di Nocera Umbra dal titolo “Vertenza Merloni e crisi del territorio”.


“E’ necessario intervenire subito affinché la sentenza del Tribunale di Ancona non vanifichi gli sforzi fatti fino ad ora per salvaguardare il posto di lavoro di centinaia di persone e per tutelare l’economia di un territorio che, come quello della Fascia appenninica, soffre più di altri degli effetti nefasti di una crisi senza precedenti. – ha affermato il deputato del Pd – 

Per questo ho presentato due interrogazioni, una insieme all’on. Emanuele Lodolini e l’altra insieme a tutti i parlamentari di Umbria e Marche per chiedere al Governo di attivare immediatamente un tavolo istituzionale tra Regione Umbria, Regione Marche e rappresentanze dei lavoratori e per far sì che vengano adottate al più presto tutte le misure necessarie per evitare che i lavoratori e le loro famiglie, già duramente provati da anni di incertezze e precarietà, debbano ancora una volta pagare il prezzo più pesante di una crisi industriale di cui altri portano per intero le responsabilità”.


fonte: profilo personale Facebook.

venerdì 27 settembre 2013

Presidio nei pressi delle banche dei lavoratori della J.P. industries di Nocera Umbra.




Le foto della maniffestazione



Nuova iniziativa questa mattina da parte dei lavoratori della J.P. industries che hanno presidiato due banche a Gualdo Tadino per manifestare il loro dissenso e stigmatizzare la decisione del tribunale di Ancona di annullare la vendita all'impreditore Porcarelli della ex Antonio Merloni.

Secondo alcune fonti, sarebbe intenzione dei commissari e della stessa proprietà presentare ricorso a questa sentenza. La richiesta di appello dovrebbe bloccare esecutività della sentenza ma è necessario l'impegno di tutte le parti in causa, in primis il governo che ha seguito in prima persona le procedure di vendita.

La situazione è ancora fluida e non si può dare nessuna certezza su come procederanno le cose, pertanto è importante non abbassare la guardia e continuare la lotta.

La mobilitazione continua, nei prossimi giorni saranno necessarie ulteriori azioni.

martedì 24 settembre 2013

Sentenza J.P. On. Giulietti presenta interrogazione al governo.

Onorevole Giampiero Giulietti
L'on. Giampiero Giulietti ha presentato, insieme all'on. Emanuele Lodolini, un'interrogazione per chiedere al Governo di attivare un tavolo istituzionale tra Regione Umbria, Regione Marche e rappresentanze dei lavoratori al fine di individuare misure urgenti per scongiurare gli effetti della sentenza del Tribunale di Ancona che ha annullato la cessione della ex Antonio Merloni alla JP Industries e per condividere un percorso di rilancio di un settore strategico per l'intero Paese come è quello dell'elettrodomestico.

“La JP Industries aveva rilevato gli ultimi asset produttivi dell'ex Antonio Merloni a fronte di un corrispettivo non solo economico ma soprattutto e prioritariamente di impegno a sviluppare un progetto imprenditoriale in grado di riassorbire una parte almeno significativa del bacino occupazionale – ha affermato l'on. Giulietti - Il Consiglio dei Ministri aveva determinato la chiusura della cessione con il parere favorevole delle banche che però il giorno dopo hanno impugnato il provvedimento presso il giudice amministrativo. Se viene annullato il trasferimento della ex Antonio Merloni decade l'iniziativa della JP Industries, che prevede l'obbligo di riassunzione di 700 lavoratori e decadono, in prospettiva, anche le procedure degli ammortizzatori sociali.

Secondo le ultime notizie l'azienda e i commissari starebbero impugnando il provvedimento, quindi esisterebbero i presupposti giuridici perché la sentenza di primo grado non diventi immediatamente esecutiva. Ad ogni caso, noi chiediamo che gli interessi legittimi e i diritti connessi alla chiusura della vicenda Antonio Merloni e alla ripartenza di quel territorio, nonché la tutela degli ammortizzatori sociali per le migliaia di lavoratori coinvolti, non subiscano nocumento dalle vicende giudiziarie. 

Crediamo che abbiano ragione i lavoratori quando dicono che gli interessi di quelle banche che, a loro tempo, non hanno adeguatamente vigilato il credito, non possono essere più importanti degli interessi di chi lavora, produce e fa impresa e del futuro di un intero territorio.

Per questo abbiamo sollecitato il Governo ad attivare quanto prima un tavolo istituzionale e a garantire il rispetto dell'accordo di programma e della continuità degli ammortizzatori sociali”.

Manifestazione di fronte MPS

Manifestazione dei lavoratori della J. P.  di  Nocera Umbra di fronte il Monte dei Paschi di Siena per ribadire la centralità del lavoro rispetto ai soli interessi economici. La mobilitazione continua.

lunedì 23 settembre 2013

Sentenza J.P. : Commissari e proprietà ricorreranno in appello.

(AGI) - Pesaro, 23 set. - Giovanni Porcarelli e i tre commissari straordinari dell'Antonio Merloni andranno in appello contro la sentenza del tribunale civile di Ancona che sabato scorso, ha annullato la cessione del gruppo fabrianese all'imprenditore marchigiano, accogliendo il ricorso di alcune banche creditrici.La notizia e' stata confermata da fonti sindacali.



(AGI) (AGI) - Pesaro, 23 set. - Nonostante il provvedimento del tribunale, questa mattina a Fabriano (Ancona) hanno lavorato regolarmente circa 210 lavoratori sui 350 in questo momento riassorbiti dalla newco: 140 sono in cassa integrazione, nel rispetto del piano industriale che prevedeva l'utilizzo degli ammortizzatori sociali per arrivare, nel giro di 4 anni, a garantire occupazione piena a 700 addetti.

Fiom, Fim e Uilm hanno chiesto oggi un incontro urgente al ministro Zanonato, con l'obiettivo di "evidenziare che questa sentenza mette a repentaglio il posto di lavoro di 700 persone in un territorio devastato dalla crisi".

I sindacati sono anche preoccupati per il medio periodo: quella di sabato e' una sentenza innovativa nel suo genere, per cui "non esiste una giurisprudenza che chiarisca come gestire i rapporti di lavoro in una situazione del genere", anche se il ricorso in appello "blocca i termini dell'esecutivita'". 

Dalle tre sigle della metalmeccanica arrivano anche le iniziative contro le banche, che hanno presentato ricorso contro la cessione dell''A. Merloni' alla J. P.: domani e' in programma a Gualdo Tadino (Perugia) un presidio, con volantinaggio, davanti alla filiale del Monte dei Paschi, che avra' una replica nei prossimi giorni a Fabriano.
  (AGI) pu1/Mal


fonte: agenzia AGI

Merloni: vengono prima le banche o i lavoratori?

Presidio J.P. Stabilimento di Gaifana
La Cgil dell’Umbria e la Camera del Lavoro di Perugia sono al fianco dei lavoratori della ex Merloni di Gaifana e di Fiom, Fim e Uilm, che lunedì 23 settembre saranno in presidio alle ore 7.30 davanti ai cancelli della fabbrica, per confrontarsi con gli operai e manifestare tutta la rabbia e la preoccupazione di lavoratori e sindacati a seguito della decisione del tribunale di Ancona che ha annullato la vendita della Antonio Merloni a Giovanni Porcarelli.

La Cgil è convinta del fatto che gli interessi delle banche non possano in alcun modo prevalere su quelli dei lavoratori, tanto più in un’area, quella della fascia appenninica, colpita violentemente dagli effetti della crisi economica.

Riteniamo a questo punto indispensabile un immediato intervento del governo nazionale che si faccia carico della più grande vertenza dell’Italia centrale, attraverso l’immediata convocazione di un tavolo operativo, che metta faccia a faccia tutte le parti in causa e garantisca tutela ai lavoratori.

21 settembre 2013

Mario Bravi – Seg. Gen. Cgil Umbria
Vincenzo Sgalla – Seg. Gen. Cgil Perugia

sabato 21 settembre 2013

Sentenza J.P. - Lunedì presidio presso i cancelli della fabbrica

COMUNICATO STAMPA FIM-FIOM-UILM


La sentenza con la quale il tribunale di Ancona ha annullato la vendita della Antonio Merloni a Giovanni Porcarelli è portatrice di pesantissime conseguenze sociali ed economiche in un'area, come quella appenninica, già colpita gravemente dalla crisi.

In attesa di conoscere nel dettaglio le motivazioni della  sentenza, le scriventi OO.SS. insieme alle Rsu aziendali stigmatizzano la decisione del tribunale, che di fatto vanifica gli sforzi compiuti nel tempo per cercare di salvaguardare il lavoro e per garantire un futuro alle 700 persone (di cui, 350 sul sito umbro di Gaifana) che erano state riassunte dalla nuova realtà industriale. 


Lunedì saremo presenti alle 7.30 di fronte ai cancelli dello stabilimento di Gaifana per parlare con i lavoratori e per fare con loro punto della situazione.


Avevamo espresso preoccupazione sul piano industriale della JP, con la quale avevamo avuto diversi confronti. Ma il colpo di spugna del tribunale ha cancellato ogni possibilità di attuazione dello stesso piano e degli ammortizzatori sociali ad esso connessi, con l'unico risultato che ad essere penalizzati sono stati i lavoratori, non responsabili di alcuna colpa

Era ovvio che la complessità del piano e la difficoltà nel trovare imprenditori pronti a scommettere su questo progetto avrebbero richiesto di un significativo periodo di ammortizzatori sociali, ma ancora una volta una mera sentenza impedisce in questo Paese il concretizzarsi di un progetto, anche minimale.

Rivincono ancora una volta i più forti, ovvero le banche

Lunedì mattina si terrà a Roma presso il Ministero dello sviluppo economico un incontro tra le Segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, i commissari e il Ministero  per fare punto su quanto accaduto. 


Siamo pronti e coesi nel dare vita ad una dura battaglia nella quale chiamiamo il sostegno delle istituzioni, a partire da Governo e Regione. 



Per le segreterie provinciali:

Adolfo Pierotti (FIM-CISL)
Simone Pampanelli (FIOM-CGIL)
Daniele Brizi (UILM-UIL)


Per P

Annullata la vendita della J.P.

La seconda sezione del tribunale civile di Ancona ha accolto il ricorso delle banche sulla cessione dei complessi industriali di Santa Maria, Maragone (Fabriano) e Gaifana (Nocera Umbra) appartenuti alla ex Antonio Merloni.

Pertanto la sentenza ha decretato come nullo il contratto di cessione alla J.P. Industries, in quanto secondo i giudici il prezzo di vendita è stato giudicato troppo basso rispetto al presunto valore reale.

Ancora si ignora la sentenza nel dettaglio e cosa comporterà per i 700 dipendenti. Un analisi più dettagliata potrà essere fatto dopo aver letto le motivazioni della sentenza.


sabato 14 settembre 2013

J.P. Industries: la preoccupazione dei sindacati.

Perugia - Le segreterie provinciali di Perugia di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, unitamente ai rappresentanti dei lavoratori della J.P. Industries dello stabilimento di Gaifana di Nocera Umbra, esprimono forte preoccupazione per la mancata ripresa produttiva per il mese di settembre, nei modi e nelle forme ipotizzate nell'incontro dello scorso luglio. È quanto si legge in un comunicato dei sindacati, che dichiarano che la direzione aziendale, nell'ultimo incontro aveva assicurato la volontà di rilanciare, tramite un forte investimento, la produzione, con una continuità dei volumi capace di assicurare una ripartenza effettiva dello stabilimento non più legata alle oscillazioni commerciali.

Ma le organizzazioni sindacali – si legge - registrano, dopo 21 mesi dall'ingresso di Porcarelli, un forte ritardo sul piano industriale presentato. Consci anche delle varie problematiche esterne, su tutte l'azione giudiziaria delle banche, che ha bloccato di fatto l'accesso al credito per l'azienda, si attende con ansia la sentenza del giudice del tribunale di Ancona. Più il tempo passa e più difficile sarà programmare il futuro produttivo della J.P. Industries, sarebbe opportuno che tutti ne tenessero conto.

Al tempo stesso, le organizzazioni sindacali ritengono necessario organizzare un incontro con Porcarelli e le istituzioni regionali, per capire le intenzioni dell'azienda e mettere in atto tutti gli interventi necessari per una ripresa produttiva significativa e duratura.

Da tempo Cgil, Cisl e Uil regionali, insieme alle istituzioni regionali e territoriali, hanno sottolineato la necessità di rilanciare l'accordo di programma, rendendolo realmente fruibile per gli investitori. Su questo il governo deve dare risposte, anche in ragione dell'approssimarsi della scadenza della cassa integrazione straordinaria (13 novembre 2013). Le categorie, Fiom, Fim e Uilm, reputano indispensabile la proroga degli ammortizzatori che interessano solo in Umbria circa 700 lavoratori.

Tutte queste azioni vanno compiute con l'obiettivo di fondo di mantenere nella fascia appenninica umbro-marchigiana il punto di riferimento per l'industria degli elettrodomestici in Italia e per garantire uno sbocco occupazionale a tutte le lavoratrici e i lavoratori colpiti dalla crisi.

fonte della notizia: qui perugia.it