giovedì 29 settembre 2011

Merloni: CGIL, aprire subito un tavolo di confronto ufficiale



 Merloni: CGIL, aprire subito un tavolo di confronto ufficiale.

In merito all'ipotesi "QS Group" per gli stabilimenti Merloni, la CGIL avanza alcune richieste: il passaggio in tempi brevi all'ufficialità; la convocazione di un tavolo ufficiale da parte del Ministro e l'assunzione da parte del governo del ruolo di sostegno allo sviluppo e alla difesa dei livelli occupazionali.




 Al vaglio l'offerta di QS Group per per le tre fabbriche di elettrodomestici della Antonio Merloni a Fabriano e a Nocera Umbra (Perugia). Si è svolto ieri (28 settembre) il Tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico sul futuro dell'azienda di elettrodomestici.

L'offerta di QS Group, dell'imprenditore marchigiano Giovanni Porcarelli, prevede complessivamente 45 milioni di investimenti e l'assorbimento di 700 dipendenti sui circa 2000 attualmente in amministrazione controllata. Si tratterebbe inoltre di un progetto in continuità con il settore elettrodomestico ed interessato ad investire nell’alta gamma.

“Come CGIL riteniamo utile e necessario discutere ed approfondire i punti di tale progetto e di questo percorso, evidentemente a partire dalla valutazione del piano industriale che lo accompagnerà”. E' il commento di Vincenzo Scudiere, Segretario Nazionale CGIL, Gianni Venturi, Segretario Generale CGIL Marche e Mario Bravi, Segretario Generale CGIL Umbria che hanno sottolineato alcuni punti fondamentali per il sindacato.

Per i dirigenti sindacali è infatti “necessario passare in tempi rapidi dalla ufficiosità alla ufficialità. Il lungo tempo che abbiamo alle spalle – spiegano Scudiere, Venturi e Bravi - ci impone di definire, come abbiamo sottolineato nell’iniziativa organizzata dalla CGIL a Fabriano nel luglio scorso, un progetto complessivo che dia una risposta ad una delle più rilevanti vertenze industriali a livello nazionale e sicuramente, per il suo impatto sociale, la più importante dell’Italia centrale”.

In questo quadro, i dirigenti sindacali ritengono necessaria una convocazione ufficiale da parte del Ministro dello sviluppo economico Paolo Romani, anche “per dare consequenzialità e concretezza all’accordo di programma sottoscritto, dando senso compiuto – proseguono - ad una vertenza che deve dare una risposta sulle questioni fondamentali dei livelli occupazionali e delle prospettive della fascia appenninica umbro-marchigiana, che già vede in atto un forte processo di deindustrializzazione”.

Nella vertenza Antonio Merloni oltre ai 2000 dipendenti diretti sono coinvolte infatti anche centinaia di lavoratori dell’indotto. Infine, Scudiere, Venturi e Bravi rivolgendosi al Governo nazionale affermano “riteniamo che sulla vertenza Antonio Merloni debba svolgere quel ruolo di sostegno allo sviluppo e alla difesa dei livelli occupazionali, ruolo nel quale il Governo è stato finora del tutto latitante”.

A partire da questi elementi la CGIL Nazionale, la CGIL delle Marche e la CGIL dell’Umbria si impegnano a dare continuità all’iniziativa del luglio scorso e “ritengono che sull’Antonio Merloni occorra continuare a tenere alta l’iniziativa e la mobilitazione” concludono Scudiere, Venturi e Bravi.

mercoledì 28 settembre 2011

Assemblea sindacale



Assemblea sindacale

Per venerdì 30 alle ore 11
è convocata un assemblea sindacale
presso la mensa dello stabilimento di Gaifana
per discutere di quanto è emerso dall'incontro
svoltosi oggi a Roma.
si prega di collaborare per diffondere la notizia.
 

venerdì 23 settembre 2011

28 settembre, incontro ministero-sindacati

Ancona, 22 settembre 2011

Il ministero dello Sviluppo economico ha convocato per il 28 settembre i sindacati Fim, Fiom e Uilm.

Al centro dell'incontro ci sarà la situazione della Antonio Merloni, il gruppo elettrodomestico in amministrazione straordinaria. 

Lo ha reso noto Gianluca Ficco, responsabile nazionale del settore elettrodomestici per la uilm-uil. Erano state le stesse organizzazioni di categoria a chiedere il tavolo.


Al momento, secondo i tre commissari straordinari dell'azienda, i quali ieri hanno partecipato ad un'audizione informale della Commissione Industria del Senato, l'offerta della Qs di Cerreto d'Esi sarebbe l'unica seria in campo. 

L'impresa di componentistica per elettrodomestici vorrebbe acquisire i tre stabilimenti di Fabriano e Gaifana (Perugia) e riassumere 700 dei circa 2mila dipendenti.

Gli altri potrebbero essere reimpiegati grazie all'intesa sottoscritta da ministero e regioni interessate per il rilancio del distretto industriale.

fonte della notizia: Il resto del Carlino

mercoledì 21 settembre 2011

L'assessore Riomni sull'offerta della QS group.

Vincenzo Riomni
Per quanto riguarda la vertenza della Merloni, Riommi ha giudicato «seria ed interessante» la proposta della QS Group che reimpiegherebbe complessivamente 700 addetti dei 2.100 attuali, equamente distribuiti tra Fabriano e Nocera Umbra.

L’assessore regionale allo sviluppo economico ha partecipato alla riunione della seconda commissione consiliare dove ha relazionato sullo stato di crisi di tre aziende, di diversa dimensione, operanti nel territorio regionale: la ‘Antonio Merloni’ di Nocera Umbra, l’Isrim di Terni e la Trafomec di Tavernelle.

La Merloni: Riommi ha esordito con la Merloni, relazionando sull’incontro della scorsa settimana presso il ministero per le Attività produttive alla presenza delle Regioni Umbria e Marche con i commissari e lo stesso ministro Romani in merito alla vertenza Merloni.«Per l’acquisizione del perimetro produttivo umbro-marchigiano della ‘A.Merloni’ – ha detto – ci sono state tre proposte, due scartate (gruppo cinese e gruppo iraniano) perché, seppure per motivi diversi, irricevibili, mentre è al vaglio dei commissari una interessante proposta di un imprenditore marchigiano, in rappresentanza di QS Group spa, una struttura che, prima della crisi, sviluppava gran parte del proprio fatturato proprio con l’azienda Merloni. Il gruppo marchigiano è quindi seriamente interessato alla ripresa produttiva della Merloni anche per il consolidamento della propria azienda».

I numeri dell’investimento La Qs Group reimpiegherebbe complessivamente 700 addetti dei 2100 attuali, equamente distribuiti tra Fabriano e Nocera Umbra. Saranno comunque chieste garanzie alla nuova proprietà sul mantenimento dell’occupazione anche dopo la scadenza dei due anni dell’obbligo, garantiti dalla fidejussione. La proposta ha come caratteristica l’acquisizione in proprietà dei siti produttivi e si aggancia comunque a quella successiva dell’accordo di programma dove sono previsti 35 milioni di euro di risorse di derivazione ministeriale. In sostanza, la proposta di QS Group prevede l’acquisizione dei capannoni e relativi macchinari per 10 milioni di euro più 3 milioni di crediti degli impianti produttivi, non attingendo comunque ad alcuna risorsa degli accordi di programma che rimangono a disposizione per l’auspicata, ulteriore reindustrializzazione dell’area, necessaria per una nuova occupazione di chi rimane fuori e per i quali lavoratori sono comunque previsti appositi ammortizzatori sociali.

Nuove possibilità Un elemento di particolare interesse riguarda la previsione, in caso di interesse da parte di nuove imprese, di attivare all’interno del sito umbro iniziative imprenditoriali. È prevista la possibilità per Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’ impresa) di riprendersi fino a 50 mila metri quadrati di spazi, in proprietà o in affitto a condizioni prefissate e di vantaggio. Rimane così attivo un valore incentivante per chi vorrà investire e creare nuova occupazione nell’area.

Entro settembre L’offerta della QS Group verrà formalizzata ai commissari entro il prossimo 30 settembre, e quindi sottoposta ai creditori che dovranno dare il loro parere. L’attività, secondo i piani di QS Group sarà basata sulla continuità della tipologia del prodotto, cioè elettrodomestici che dovranno tuttavia posizionarsi in una fascia più alta del mercato. È previsto, comunque, anche lo sviluppo di altre tipologie di prodotti attinenti.

fonte: Umbria24

martedì 20 settembre 2011

Cocco (FIM Ancona): Attivare l'accordo di programma per integrare l'offerta della QS.

(AGI) - Fabriano (Ancona) 19 set. 
"Il nostro auspicio è quello che insieme ad un progetto definito e ad una continuità industriale complessiva, sia possibile unire l'offerta d'acquisto del Gruppo QS con quelle due minori che sono ancora in piedi, riguardanti singoli asset. Questo per salvaguardare il più possibile il numero degli occupati attuali e futuri".

  Cosi' all'Agi il segretario provinciale di Ancona della FIM Cisl, Andrea Cocco, a commento della proposta ufficializzata dalla QS di Cerreto d'Esi (Ancona), per l'acquisto dell'intero perimetro industriale del Gruppo "Antonio Merloni" di Fabriano, ma con il reimpiego di soli 700 dei 2200 dipendenti attuali, tutti in cassa integrazione. 

"L'annuncio c'è stato, confermato dalle regioni Marche e Umbria - spiega Cocco - ma per adesso non è ancora arrivato sul tavolo alcun piano industriale dettagliato da parte dell'acquirente. Speriamo che al più' presto si arrivi a tenere un incontro con le organizzazione sindacali, per discuter nel merito delle nuove iniziative.

Di certo le nostre priorità - aggiunge il segretario FIM CISL - sono la continuità industriale dei tre stabilimenti, e l'attivazione dell'Accordo di Programma che dovrebbe portare ad affrontare meglio il problema Merloni, sia nelle Marche che in Umbria, con 70 milioni di euro di risorse, promesse dalle istituzioni.

Di conseguenza - conclude Cocco - con questi sostegni reali, una continuità occupazionale che sia la più vasta possibile, unendo l'offerta globale con quelle due minori fatte già nella prima fase da altre aziende locali, con progetti riguardanti il fotovoltaico ed i servizi, potrebbe essere raggiunta". (AGI) Ap1/Sep 

fonte: AGI

mercoledì 14 settembre 2011

Ficco (UILM) : Il ministero convochi i sindacati.

Gianluca Ficco UILM
FABRIANO (ANCONA) - Il ministero convochi immediatamente i sindacati per conoscere il piano industriale che sara' presentato entro la prossima settimana dalla QS, l'azienda interessata ad acquisire l'intero perimetro del Gruppo Antonio Merloni. Lo chiede Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore elettrodomestici.

''Dalle notizie apprese a mezzo stampa sull'incontro tenutosi stamane a Roma fra ministero dello Sviluppo economico e Regioni Marche ed Umbria, ricevono conferma le voci che sono circolate in questi giorni relativamente all'offerta di acquisizione dell'A. Merloni da parte dell'imprenditore marchigiano Giovanni Porcarelli. Innanzitutto - dice Ficco - chiediamo al ministero di convocare immediatamente anche i sindacati, affinche' ci sia dato conoscere i particolari del piano industriale, nonché la sua possibile coesistenza con le cosiddette offerte minori, in particolare con quella di Loccioni per aumentare il numero dei possibili occupati''.

''La dichiarata intenzione delle istituzioni - commenta Ficco - di dare finalmente attuazione all'Accordo di Programma, adeguandolo alle effettive risultanze del bando di cessione, e' la premessa indispensabile per cercare di dare tutela ai lavoratori coinvolti in questa drammatica vicenda industriale, soprattutto se dovessero essere confermati i numeri dei lavoratori rioccupabili, che paiono essere solo un terzo del totale''.

fonte della notizia: Umbrialeft

La QS group formalizza l'offerta.

Si pubblicano, a solo scopo documentale, le prime indiscrezioni trapelate a mezzo stampa dell'esito dell'incontro svoltosi a Roma questa mattina presso il ministero dello sviluppo economico. Si ricorda che all'incontro non erano presenti le rappresentanze sindacali.

 

Ancona, 14 settembre 2011 - “Si profila un’offerta finalmente definita e approfondita per l’intero perimetro del Gruppo Antonio Merloni, accompagnata da un piano industriale, che insiste nell’area degli elettrodomestici, che presto avremo la possibilità di approfondire dopo il passaggio al Comitato di sorveglianza, con le organizzazioni dei lavoratori”.

Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, sintetizza così l’esito dell’incontro avvenuto questa mattina al ministero dello Sviluppo Economico per fare il punto sulla procedura della Antonio Merloni, azienda in amministrazione straordinaria. All’incontro erano presenti il ministro Paolo Romani, il presidente Spacca per la Regione Marche, l’assessore regionale allo Sviluppo economico dell’Umbria Vincenzo Riommi e i tre commissari straordinari della Antonio Merloni, Massimo Confortini, Antonio Rizzi e Silvano Montaldo.

Nel corso dell’incontro i commissari hanno comunicato che il Gruppo QS, controllato da Giovanni Porcarelli, imprenditore e già sindaco di Cerreto d’Esi, ha formalizzato un’offerta che prevede l’acquisizione di tutti gli assets del Gruppo Antonio Merloni con l’assunzione immediata di 700 lavoratori sui circa 2000 attualmente in forza. “Se il progetto industriale della QS dimostrerà la sua coerenza – sottolinea Spacca – il problema si sposta ora agli altri 1.300 lavoratori, affinché si creino altre opportunità di lavoro. E’ per questo che abbiamo concordato con il ministro che l’accordo di programma dovrà essere rimodulato, proprio finalizzandolo a questo scopo: la creazione di nuove e ulteriori possibilità occupazionali”.

Definito questa mattina anche il percorso della procedura: entro la prossima settimana la QS formalizzerà il piano industriale, che il ministero sottoporrà poi all’attenzione del Comitato di sorveglianza. Se quest’ultimo approverà il piano si procederà alla rimodulazione dell’accordo di programma per la tutela dei lavoratori che non saranno coinvolti nell’attività della QS. “Al ministro e ai commissari – dice Spacca – è stato ribadito che la priorità assoluta delle Regioni è la salvaguardia dell’occupazione ed a questo obiettivo deve essere orientata la procedura.

Tenendo fermo questo punto imprescindibile, è fondamentale conoscere nei dettagli la strategia e il piano industriale del Gruppo QS e, successivamente, adattare l’accordo di programma alle nuove esigenze che nascono dalla presenza di 1.300 lavoratori che si ipotizza potrebbero non essere coinvolti nell’acquisizione. In questi due anni la Regione Marche, per assicurare comunque una prospettiva al territorio colpito da questa grave crisi economica, ha già reso disponibili circa 15 milioni di euro, intervenendo per la tutela dell’indotto con fondi di garanzia, corsi di formazione e ammortizzatori sociali in deroga”.

fonte della notizia: Il resto del Carlino

mercoledì 7 settembre 2011

Incontro governo-regioni-commissari il 14 settembre.

Il ministro Paolo Romani
(ANSA) - ANCONA, 7 SET - E' previsto per mercoledi' 14 settembre a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, l'incontro tra il ministro Paolo Romani e le Regioni Marche e Umbria per fare il punto sulla situazione della Antonio Merloni, il gruppo elettrodomestico in amministrazione straordinaria.

Per le Marche sara' presente il governatore. L'incontro era stato sollecitato da Gian Mario Spacca e Catiuscia Marini ''per poter verificare lo stato della procedura ai fini della tutela dell'occupazione dei territori interessati''. All'incontro prenderanno parte anche i commissari straordinari dell'A.Merloni. (ANSA).



fonte: ANSA

martedì 6 settembre 2011

Fattorini: subito un incontro con il ministro Romani.


Per la A.Merloni e gli oltre 2.300 lavoratori e lavoratici (circa 1000 in Umbria) collocati  ormai  stabilmente in Cig, il Governo e in particolare il ministro Romani non possono far finta di nulla. Questo atteggiamento irresponsabile e incompetente rischia di produrre effetti devastanti per quelle ricadute che già oggi investono i lavoratori i territori l’ economia di una intera regione . Conseguenze che nei prossimi mesi si aggraveranno in modo particolare per la tenuta occupazionale .

Dopo gli esiti negativi e fallimentari delle manifestazioni di interesse dei mesi scorsi, le nuove voci di un ennesimo interessamento per l’acquisto del A.Merloni, senza conoscere dati e cifre, piano industriale e programma produttivo (cosa produrre e come produrre), rischiano di trasformarsi in una ulteriore allontamento della soluzione per tutti coloro che da anni hanno pagato e continuano a pagare duramente il prezzo della crisi industriale, non certo per loro responsabilità .

Il continuo balletto su presunti piani, A o B , non fa altro che produrre ulteriori incertezze e rischia di provocare nei fatti nuovi rinvii, allontanando chi materialmente e responsabilmente deve assumersi il compito di ricercare e saper indicare una prospettiva certa e una soluzione vera al problema che vivono oggi i lavoratori e le lavoratrici cassaintegrati, quel sito industriale e il suo territorio.

Il Ministro Romani deve oggi dire con chiarezza cosa pensa di fare e come intende affrontare i nodi veri di questa vertenza  a partire dall’attuazione dell’Accordo di Programma per la parte che gli compete, ricordando al Governo e allo stesso Ministro che sono anch’essi  sottoscrittori  dell’Accordo. E chiedendo al Governo inoltre come pensa di affrontare e risolvere il vero nodo di questa vertenza, cioè quello strettamente industriale, con  l’individuazione di uno o più gruppi industriali o di investitori in grado di  sostenere un progetto su come e cosa produrre nei siti e in particolare, per quanto ci riguarda, nel sito industriale di Colle.

Il tempo dei rinvii è scaduto, chiediamo e rivendichiamo al Ministro Romani la convocazione urgente di un incontro con i tutti i soggetti interessati, forze sociali e istituzioni, in sua presenza e con il suo diretto coinvolgimento. Questo è oggi un aspetto dirimente e di fondamentale importanza. Diversamente saremo chiamati nelle prossime settimane ad aprire una nuova e più incisiva fase di mobilitazione .

Gianfranco Fattorini 


fonte della notizia: Umbria24