lunedì 23 maggio 2011

Prorogata la cassa integrazione e l'amministrazione straordinaria.

Paolo Romani - ministro allo sviluppo economico

Il ministro per lo Sviluppo economico Paolo Romani ha prorogato l'amministrazione straordinaria del gruppo elettrodomestico Antonio Merloni, che consentira' anche la proroga della cassa integrazione in scadenza per i circa 2.200 addetti degli stabilimenti di Fabriano (Ancona) e Nocera Umbra (Perugia).
Ne ha dato notizia il governatore delle Marche Gian Mario Spacca. ''Abbiamo la conferma della firma da parte del ministro per lo Sviluppo economico per il prolungamento della Marzano che consente, di conseguenza, di prorogare la cassa integrazione per i lavoratori'', ha detto. ''Una conferma che aspettavamo con ansia, e che consente almeno in parte di offrire un orizzonte meno incerto ai lavoratori della Antonio Merloni, pur nella drammaticita' della situazione che da troppo tempo stanno vivendo''.
''Grazie alla proroga della Marzano - ha concluso Spacca - sara' possibile dilatare i tempi per la procedura di vendita dei rimanenti asset dell'A. Merloni: auspichiamo che l'interesse raccolto dal nuovo bando possa concretizzarsi, con quest'ulteriore possibilita' di approfondimento, in un'offerta in grado di salvaguardare i livelli occupazionali e la storia del gruppo''.

fonte della notizia: Umbrialeft

giovedì 5 maggio 2011

Comunicato stampa del comitato iscritti CGIL: Integrare l'accordo di programma con le offerte vincolanti.

Anche quest'anno, in presenza dei due CUD ( quello aziendale e quello dell'Inps) i lavoratori saranno obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi.

Il Comitato degli Iscritti Cgil-Fiom Merloni comunica che quest'anno, oltre alla consueta documentazione i lavoratori dovranno presentare agli
appositi uffici oltre al CUD 2010 anche quelli antecedenti agli ultimi tre anni.

Constatato il prolungamento certo della Cassa Integrazione fino a maggio 2012 resta il rammarico sull'evolversi della vertenza. L'insufficienza dell'offerta iraniana, la presenza e partecipazione di una società marchigiana che non da ne certezza ne sicurezza, le promesse tanto pubblicizzate da una società cinese che ancora oggi anche dopo la verifica dei Commissari sulla inefficienza dell'offerta e della mancata cauzione, continuano ad illudere i lavoratori rimandando la risoluzione ancora una volta al domani .

A tal proposito condividiamo e rilanciamo le ultime dichiarazioni del
Segretario Generale Cgil Umbria Mario Bravi. A nostro giudizio l'Accordo di
Programma non può e non deve essere l'alternativa alla mancata vendita degli
stabilimenti Merloni ma bensì un'integrazione.

Crediamo che sia illusorio e non realista chi crede che basti solo l'eventuale vendita della Merloni per ricollocare l'intera forza lavoro. Pertanto invitiamo il Governo e le Regioni ad attivare le agevolazioni contenute nell'accordo di programma anche in questa fase, al fine di dare una diversa opportunità alle lavoratrici ed i  lavoratori.


Coordinatore Comitato Iscritti Cgil Merloni
Roberto Mariucci

Pierotti: manca ancora la firma sulla cassa integrazione.

Adolfo Pierotti  FIM-CISL Umbria
Ad oggi, ancora per la Merloni non c’è la firma sul Decreto di proroga del mandato dei commissari, che dà conseguentemente la possibilità di recarsi al Ministero del Lavoro a firmare un altro anno di cassa integrazione (Il Ministro si deve sbrigare a firmare il Decreto per evitare che nella corresponsione della casa integrazione dei lavoratori si creino dei vuoti).

Inoltre, con riferimento ad “apprendisti stregoni”, che sembra che abbiano le verità e le soluzioni ai problemi, vogliamo ribadire, invece, che assolutamente deve partire la trattativa con la società Mmd, che ha presentato la caparra.

Risulta che anche la società cinese si stia attivando per ovviare, così dicono loro, a problemi burocratici riguardanti il deposito della cauzione, partendo dal presupposto ed essendo consapevoli che, da un punto di vista meramente occupazionale, così come è stata presentata la proposta, non siamo assolutamente d’accordo.

Non siamo d’accordo perché sappiamo che con quei numeri, che ci sono stati proposti, non ci si fa un’azienda.

Auspichiamo che, con la presa di posizione -partendo da quella del Governo centrale-, si mettano in atto tutte quelle condizioni, che poi sono normali, per favorire quelle che noi abbiamo sempre sperato, ossia le manifestazioni di interesse vincolanti. Opportunità, quindi, che ridiano la possibilità di affrontare le problematiche vere, che sono quelle legate dell’occupazione: per quanto ci riguarda è l’unica cosa sulla quale continueremo a prestare la nostra attenzione.

L’Accordo di Programma non può essere l’unico elemento fondamentale: si tratta di una condizione che può accompagnare la questione occupazionale, partendo dal bianco, sul quale abbiamo anche proposto recentemente nell’iniziativa “Un nuovo modello economico per l’Umbria” nuove forme di sviluppo basate sull’innovazione.

E’ chiaro che la vastità del problema non può ridursi solo ad una questione territoriale, ma più di ampio respiro: auspichiamo che il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ci metta finalmente la faccia e si faccia carico della vertenza perché il tempo ormai è giunto. Dopo di che il nulla osta: se ci fossero soggetti imprenditoriali che abbiano interessi su quell’aria –supposizione che presentiamo alla luce della consapevolezza che non esistono per altre attività- possiamo solo dire: “avanti che c’è posto per tutti”.

Adolfo Pierotti

domenica 1 maggio 2011

Trovò (FIM): Offerte insufficienti, attivare l'accordo di programma.

Anna Trovò, segretario nazionale FIM-CISL
L'amministrazione straordinaria iniziata nell'ottobre 2008 "è in una fase tanto delicata quanto difficile". Lo dice il segretario nazionale della Fim, Anna Trovò, in merito alla vertenza che riguarda la 'Antonio Merloni'.

"Le offerte vincolanti più rilevanti presentate dagli investitori Mmd e Qs Group - spiega Trovò al termine dell'incontro al ministero dello Sviluppo economico - sono poche e presentano limiti sia per ciò che riguarda i piani industriali che per quanto riguarda gli aspetti occupazionali. Non è a oggi in gara, al di là di quanto riportato dalla stampa, alcuna società cinese".

"E' necessario - aggiunge - che i responsabili dell'amministrazione straordinaria realizzino rapidamente il confronto con gli investitori con l'obiettivo di valorizzare i piani industriali più credibili e capaci di dare risposte occupazionali ed economiche al territorio.

Contemporaneamente devono essere rese disponibili le misure di finanziamento contenute nell'accordo di programma che possono favorire l'attrazione degli investimenti".

Fone della notizia: Virgilio Notizie