venerdì 23 dicembre 2011

Smacchi: Applicare subito l'accordo di programma.


Con la stipula del verbale di conciliazione da parte dei lavoratori che verranno rioccupati dalla QS Group spa, si chiude la prima fase di passaggio del Gruppo Merloni, un punto di partenza e non certo di arrivo, che come era facile aspettarsi sta creando fibrillazioni e malumori del tutto comprensibili, che è compito delle istituzioni e delle parti sociali cercare di governare al meglio, anche attraverso un rilancio immediato della seconda fase, quella della rivisitazione e della conseguente applicazione in tempi brevi dell'accordo di programma – così in una nota il Consigliere Regionale Andrea Smacchi.

Va comunque colto, pur nella criticità della situazione, il primo segnale positivo dopo un lungo periodo di incertezze, rappresentato dalla ripresa dell'attività produttiva già dal prossimo mese di gennaio.
Ora – prosegue Smacchi - occorre continuare a lavorare alacremente, per cercare di cogliere tutte le opportunità che potrebbero profilarsi da qui a breve in settori strategici ed innovativi come ad esempio la grenn economy e la ricerca scientifica applicata, che potrebbero rappresentare un valore aggiunto in un'ottica di nuovo sviluppo industriale.
In questo momento, dove le nubi finalmente sembrano, seppur molto lentamente, diradarsi sull'intera vicenda Merloni, dal territorio deve partire un segnale forte e chiaro, che punti ad un rilancio vero e ad un uso oculato delle risorse e degli incentivi messi a disposizione dall'accordo di programma e non solo, in grado di ricreare in tempi brevi un circolo virtuoso che assicuri sviluppo ed occupazione duratura.
L'Umbria intera – conclude Smacchi - deve far sentire alta la propria voce, perchè gli asset da valorizzare insistono sul sito di Gaifana ed anche perchè una reindustrializzazione di qualità nel territorio della fascia appenninica sarebbe strategico non solo per chi vi vive ed opera, ma per l'intera comunità regionale.

fonte della notizia: Umbrialeft

giovedì 22 dicembre 2011

Buon Natale!





Le R.S.U. dello stabilimento di Nocera

augurano BUON NATALE

a tutti i dipendenti dell'A.Merloni.

sabato 3 dicembre 2011

Assemblea sindacale





Si comunica che per mercoledì 7 dicembre

alle ore 10

è convocata un'assemblea sindacale che si svolgerà

presso i locali della mensa aziendale dello 

stabilimento di Nocera Umbra.

martedì 22 novembre 2011

Comunicato sindacale Fim-Fiom-Uilm


 
 
 
COMUNICATO STAMPA

Antonio Merloni. Fim, Fiom, Uilm: “Siglato l'accordo sindacale con Qs Group. Ora le banche facciano la loro parte


Le Segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil hanno diffuso in serata il seguente comunicato.

“Oggi, presso il ministero dello Sviluppo Economico, è stato siglato l'accordo sindacale propedeutico alla cessione delle tre fabbriche del "bianco" della Antonio Merloni all'imprenditore marchigiano Giovanni Porcarelli della Qs Group. Contestualmente, però, i commissari straordinari hanno reso noto che alcune banche creditrici hanno presentato formale richiesta di sospensione delle operazioni di vendita.”

“Fim, Fiom, Uilm non comprendono l'atteggiamento delle banche che ostacolano l'operazione di cessione. Dopo ben tre anni durante i quali le fabbriche del 'bianco' sono rimaste invendute ed in assenza di qualsiasi offerta alternativa, appare, difatti, evidente che la cessione a Porcarelli rappresenta l'ultima occasione per sventare il fallimento e salvare almeno una parte dell'occupazione.”

“L'accordo sindacale prevede che 700 persone passino alle dipendenze di Porcarelli all'inizio del 2012 e che circa 200 traguardino la pensione con gli ammortizzatori sociali disponibili, mentre per i rimanenti 1.300 interverrà l'accordo di programma.

Quest'ultimo, in particolare, dovrà favorire nuove opportunità di rioccupazione e garantire la permanenza degli ammortizzatori sociali.”



Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm

Roma, 21 novembre 2011

venerdì 11 novembre 2011

CGIL: condivisibili le richieste dei presidenti Marini e Spacca.

V.Scudiere segretario confederale CGIL
"La vertenza Antonio Merloni, una delle più grandi del Paese, ha bisogno di una risposta complessiva". E' quanto affermano in una nota Vincenzo Scudiere, segretario nazionale Cgil, Gianni Venturi, segretario generale Cgil Marche e Mario Bravi, segretario generale Cgil Umbria...

leggi il resto dell'articolo su Rassegna.it





giovedì 10 novembre 2011

Marini e Spacca: rimodulare l'accordo di programma.





Rimodulare i contenuti dell’Accordo di programma sottoscritto tra il Governo e le due Regioni per sostenere la ripresa economica nel territorio umbro-marchigiano interessato dalla crisi della Merloni. E’ quanto chiedono i due presidenti di Umbria e Marche, Catiuscia Marini e Gianmario Spacca, in una lettera inviata al Ministro per le attività produttive, Paolo Romani, con la quale chiedono anche un incontro urgente. Tutto ciò a pochi giorni dalla presentazione del piano industriale Qs.
Riprogrammare l’Accordo «Abbiamo preso atto con soddisfazione – scrivono Marini e Spacca – dei progressi per la cessione delle infrastrutture produttive dell’azienda. Rimane tuttavia fortissima la preoccupazione per il grande numero di esuberi (circa 1.400) di cui al momento non è previsto il riassorbimento occupazionale. E’ necessario, quindi, procedere ad una riprogrammazione veloce e coerente dell’Accordo di programma, per agevolarne il supporto di nuove iniziative imprenditoriali che offrano  nuove opportunità ai lavoratori, salvaguardando la coesione sociale dei territori interessati. I tecnici del ministero e delle Regioni sono già al lavoro per tali finalità».
Incontriamoci Per tali ragioni i due presidenti auspicano un nuovo incontro istituzionale per accelerare, con un calendario immediatamente operativo, i tempi della rimodulazione dell’Accordo di programma, al fine di rendere effettivamente disponibili le risorse impegnate. «L’incontro – concludono i presidenti – si rende necessario anche per affrontare la problematica specifica del recupero dei pagamenti verso i fornitori attivata dall’Amministrazione straordinaria che, soprattutto in questa fase di crisi economica, sta creando grande pregiudizio per l’indotto di Pmi del territorio».

martedì 8 novembre 2011

Assemblea sindacale



Si comunica che martedì 15 novembre
presso la mensa aziendale dello stabilimento di Nocera Umbra
alle ore 9

avrà luogo un'assemblea sindacale con i segretari nazionali delle categorie.

Si discuterà del piano industriale illustrato nella riunione dell'8 novembre, presso il ministero dello sviluppo economico relativo alla proposta d'acquisto della QS Group.

Come di consueto si prega di collaborare alla diffusione della notizia.

giovedì 3 novembre 2011

Programma per il mese di novembre

Il programma per il mese di novembre, per quanto riguarda lo stabilimento di Nocera Umbra,  prevede il rientro in azienda da lunedì 7.

Ci sono commesse per due giorni di lavoro per la linea due, tre giorni di lavoro per la linea tre e cinque, due giorni per quanto riguarda la lavastoviglie.


giovedì 20 ottobre 2011

Programma mese ottobre - aggiornamento -

Come preannunciato, le date indicate nel post precedente erano indicative ed infatti per cause non dipendenti dalla volontà dell'azienda ci saranno variazioni.

Ad oggi è possibile confermare solo il programma per la linea 2 e la linea 5 che tornerà alla produzione il giorno 24 ottobre, per 3 giorni.

Per le altre linee seguiranno ulteriori comunicazioni.


lunedì 17 ottobre 2011

Programma per il mese di ottobre.


 Programma non più valido, vedi post successivo

Si comunica il programma per il mese di ottobre.


Parte del personale dei reparti a monte è già rientrato per preparare i pezzi necessari ai montaggi finali.


Le date indicate in seguito sono da considerarsi come non definitive e potrebbero pertanto essere soggette a variazioni. Come sempre aspettare la convocazione ufficiale da parte dell'azienda.




Il rientro è previsto, salvo impedimenti dell'ultima ora, per lunedì 24 ottobre.






Le linee 2 e 3 hanno commesse per 4/5 giorni lavorativi.






La linea delle lavastoviglie lavorerà per 2 giorni.






La linea 5 ha commesse per 7 giorni da prodursi dal 24 al 28 e dal 7 al 9 novembre

sabato 15 ottobre 2011

Video: i tre anni di commissariamento della Merloni

Breve documento filmato con le foto delle manifestazioni effettuate dai dipendenti della Merloni di Gaifana nel corso di questi ultimi tre anni.

Era stato preparato per essere proiettato durante la manifestazione che si è svolta venerdì 14 a Fabriano ma poiché non è stato possibile si è pensato di riproporlo in questo blog.







martedì 11 ottobre 2011

14 ottobre: iniziativa pubbblica



Venerdì 14 ottobre 2011

SIAMO IN PIAZZA


In occasione del terzo anno di commissariamento

una nuova manifestazione unitaria.


Alle ore 17 nella piazza di Fabriano

per far sentire la nostra voce.


Con gli interventi delle segreterie nazionali, la serata proseguirà con musica, proiezioni di diapositive, microfoni aperti agli interventi di tutti.


Cogliamo l'occasione per gridare il nostro disagio e per chiedere agli organi preposti di agire con più incisività poiché la soluzione trovata è insufficiente per ricollocare tutti gli occupati.



L'invito alla partecipazione è rivolto a tutti i dipendenti e ai cittadini che vorranno testimoniare la loro vicinanza ai dipendenti ex-Merloni.


L'appuntamento per i dipendenti umbri è alle ore 16:30
presso il parcheggio adiacente i giardini di Fabriano. 


Si prega di collaborare per diffondere la notizia. 


giovedì 29 settembre 2011

Merloni: CGIL, aprire subito un tavolo di confronto ufficiale



 Merloni: CGIL, aprire subito un tavolo di confronto ufficiale.

In merito all'ipotesi "QS Group" per gli stabilimenti Merloni, la CGIL avanza alcune richieste: il passaggio in tempi brevi all'ufficialità; la convocazione di un tavolo ufficiale da parte del Ministro e l'assunzione da parte del governo del ruolo di sostegno allo sviluppo e alla difesa dei livelli occupazionali.




 Al vaglio l'offerta di QS Group per per le tre fabbriche di elettrodomestici della Antonio Merloni a Fabriano e a Nocera Umbra (Perugia). Si è svolto ieri (28 settembre) il Tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico sul futuro dell'azienda di elettrodomestici.

L'offerta di QS Group, dell'imprenditore marchigiano Giovanni Porcarelli, prevede complessivamente 45 milioni di investimenti e l'assorbimento di 700 dipendenti sui circa 2000 attualmente in amministrazione controllata. Si tratterebbe inoltre di un progetto in continuità con il settore elettrodomestico ed interessato ad investire nell’alta gamma.

“Come CGIL riteniamo utile e necessario discutere ed approfondire i punti di tale progetto e di questo percorso, evidentemente a partire dalla valutazione del piano industriale che lo accompagnerà”. E' il commento di Vincenzo Scudiere, Segretario Nazionale CGIL, Gianni Venturi, Segretario Generale CGIL Marche e Mario Bravi, Segretario Generale CGIL Umbria che hanno sottolineato alcuni punti fondamentali per il sindacato.

Per i dirigenti sindacali è infatti “necessario passare in tempi rapidi dalla ufficiosità alla ufficialità. Il lungo tempo che abbiamo alle spalle – spiegano Scudiere, Venturi e Bravi - ci impone di definire, come abbiamo sottolineato nell’iniziativa organizzata dalla CGIL a Fabriano nel luglio scorso, un progetto complessivo che dia una risposta ad una delle più rilevanti vertenze industriali a livello nazionale e sicuramente, per il suo impatto sociale, la più importante dell’Italia centrale”.

In questo quadro, i dirigenti sindacali ritengono necessaria una convocazione ufficiale da parte del Ministro dello sviluppo economico Paolo Romani, anche “per dare consequenzialità e concretezza all’accordo di programma sottoscritto, dando senso compiuto – proseguono - ad una vertenza che deve dare una risposta sulle questioni fondamentali dei livelli occupazionali e delle prospettive della fascia appenninica umbro-marchigiana, che già vede in atto un forte processo di deindustrializzazione”.

Nella vertenza Antonio Merloni oltre ai 2000 dipendenti diretti sono coinvolte infatti anche centinaia di lavoratori dell’indotto. Infine, Scudiere, Venturi e Bravi rivolgendosi al Governo nazionale affermano “riteniamo che sulla vertenza Antonio Merloni debba svolgere quel ruolo di sostegno allo sviluppo e alla difesa dei livelli occupazionali, ruolo nel quale il Governo è stato finora del tutto latitante”.

A partire da questi elementi la CGIL Nazionale, la CGIL delle Marche e la CGIL dell’Umbria si impegnano a dare continuità all’iniziativa del luglio scorso e “ritengono che sull’Antonio Merloni occorra continuare a tenere alta l’iniziativa e la mobilitazione” concludono Scudiere, Venturi e Bravi.

mercoledì 28 settembre 2011

Assemblea sindacale



Assemblea sindacale

Per venerdì 30 alle ore 11
è convocata un assemblea sindacale
presso la mensa dello stabilimento di Gaifana
per discutere di quanto è emerso dall'incontro
svoltosi oggi a Roma.
si prega di collaborare per diffondere la notizia.
 

venerdì 23 settembre 2011

28 settembre, incontro ministero-sindacati

Ancona, 22 settembre 2011

Il ministero dello Sviluppo economico ha convocato per il 28 settembre i sindacati Fim, Fiom e Uilm.

Al centro dell'incontro ci sarà la situazione della Antonio Merloni, il gruppo elettrodomestico in amministrazione straordinaria. 

Lo ha reso noto Gianluca Ficco, responsabile nazionale del settore elettrodomestici per la uilm-uil. Erano state le stesse organizzazioni di categoria a chiedere il tavolo.


Al momento, secondo i tre commissari straordinari dell'azienda, i quali ieri hanno partecipato ad un'audizione informale della Commissione Industria del Senato, l'offerta della Qs di Cerreto d'Esi sarebbe l'unica seria in campo. 

L'impresa di componentistica per elettrodomestici vorrebbe acquisire i tre stabilimenti di Fabriano e Gaifana (Perugia) e riassumere 700 dei circa 2mila dipendenti.

Gli altri potrebbero essere reimpiegati grazie all'intesa sottoscritta da ministero e regioni interessate per il rilancio del distretto industriale.

fonte della notizia: Il resto del Carlino

mercoledì 21 settembre 2011

L'assessore Riomni sull'offerta della QS group.

Vincenzo Riomni
Per quanto riguarda la vertenza della Merloni, Riommi ha giudicato «seria ed interessante» la proposta della QS Group che reimpiegherebbe complessivamente 700 addetti dei 2.100 attuali, equamente distribuiti tra Fabriano e Nocera Umbra.

L’assessore regionale allo sviluppo economico ha partecipato alla riunione della seconda commissione consiliare dove ha relazionato sullo stato di crisi di tre aziende, di diversa dimensione, operanti nel territorio regionale: la ‘Antonio Merloni’ di Nocera Umbra, l’Isrim di Terni e la Trafomec di Tavernelle.

La Merloni: Riommi ha esordito con la Merloni, relazionando sull’incontro della scorsa settimana presso il ministero per le Attività produttive alla presenza delle Regioni Umbria e Marche con i commissari e lo stesso ministro Romani in merito alla vertenza Merloni.«Per l’acquisizione del perimetro produttivo umbro-marchigiano della ‘A.Merloni’ – ha detto – ci sono state tre proposte, due scartate (gruppo cinese e gruppo iraniano) perché, seppure per motivi diversi, irricevibili, mentre è al vaglio dei commissari una interessante proposta di un imprenditore marchigiano, in rappresentanza di QS Group spa, una struttura che, prima della crisi, sviluppava gran parte del proprio fatturato proprio con l’azienda Merloni. Il gruppo marchigiano è quindi seriamente interessato alla ripresa produttiva della Merloni anche per il consolidamento della propria azienda».

I numeri dell’investimento La Qs Group reimpiegherebbe complessivamente 700 addetti dei 2100 attuali, equamente distribuiti tra Fabriano e Nocera Umbra. Saranno comunque chieste garanzie alla nuova proprietà sul mantenimento dell’occupazione anche dopo la scadenza dei due anni dell’obbligo, garantiti dalla fidejussione. La proposta ha come caratteristica l’acquisizione in proprietà dei siti produttivi e si aggancia comunque a quella successiva dell’accordo di programma dove sono previsti 35 milioni di euro di risorse di derivazione ministeriale. In sostanza, la proposta di QS Group prevede l’acquisizione dei capannoni e relativi macchinari per 10 milioni di euro più 3 milioni di crediti degli impianti produttivi, non attingendo comunque ad alcuna risorsa degli accordi di programma che rimangono a disposizione per l’auspicata, ulteriore reindustrializzazione dell’area, necessaria per una nuova occupazione di chi rimane fuori e per i quali lavoratori sono comunque previsti appositi ammortizzatori sociali.

Nuove possibilità Un elemento di particolare interesse riguarda la previsione, in caso di interesse da parte di nuove imprese, di attivare all’interno del sito umbro iniziative imprenditoriali. È prevista la possibilità per Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’ impresa) di riprendersi fino a 50 mila metri quadrati di spazi, in proprietà o in affitto a condizioni prefissate e di vantaggio. Rimane così attivo un valore incentivante per chi vorrà investire e creare nuova occupazione nell’area.

Entro settembre L’offerta della QS Group verrà formalizzata ai commissari entro il prossimo 30 settembre, e quindi sottoposta ai creditori che dovranno dare il loro parere. L’attività, secondo i piani di QS Group sarà basata sulla continuità della tipologia del prodotto, cioè elettrodomestici che dovranno tuttavia posizionarsi in una fascia più alta del mercato. È previsto, comunque, anche lo sviluppo di altre tipologie di prodotti attinenti.

fonte: Umbria24

martedì 20 settembre 2011

Cocco (FIM Ancona): Attivare l'accordo di programma per integrare l'offerta della QS.

(AGI) - Fabriano (Ancona) 19 set. 
"Il nostro auspicio è quello che insieme ad un progetto definito e ad una continuità industriale complessiva, sia possibile unire l'offerta d'acquisto del Gruppo QS con quelle due minori che sono ancora in piedi, riguardanti singoli asset. Questo per salvaguardare il più possibile il numero degli occupati attuali e futuri".

  Cosi' all'Agi il segretario provinciale di Ancona della FIM Cisl, Andrea Cocco, a commento della proposta ufficializzata dalla QS di Cerreto d'Esi (Ancona), per l'acquisto dell'intero perimetro industriale del Gruppo "Antonio Merloni" di Fabriano, ma con il reimpiego di soli 700 dei 2200 dipendenti attuali, tutti in cassa integrazione. 

"L'annuncio c'è stato, confermato dalle regioni Marche e Umbria - spiega Cocco - ma per adesso non è ancora arrivato sul tavolo alcun piano industriale dettagliato da parte dell'acquirente. Speriamo che al più' presto si arrivi a tenere un incontro con le organizzazione sindacali, per discuter nel merito delle nuove iniziative.

Di certo le nostre priorità - aggiunge il segretario FIM CISL - sono la continuità industriale dei tre stabilimenti, e l'attivazione dell'Accordo di Programma che dovrebbe portare ad affrontare meglio il problema Merloni, sia nelle Marche che in Umbria, con 70 milioni di euro di risorse, promesse dalle istituzioni.

Di conseguenza - conclude Cocco - con questi sostegni reali, una continuità occupazionale che sia la più vasta possibile, unendo l'offerta globale con quelle due minori fatte già nella prima fase da altre aziende locali, con progetti riguardanti il fotovoltaico ed i servizi, potrebbe essere raggiunta". (AGI) Ap1/Sep 

fonte: AGI

mercoledì 14 settembre 2011

Ficco (UILM) : Il ministero convochi i sindacati.

Gianluca Ficco UILM
FABRIANO (ANCONA) - Il ministero convochi immediatamente i sindacati per conoscere il piano industriale che sara' presentato entro la prossima settimana dalla QS, l'azienda interessata ad acquisire l'intero perimetro del Gruppo Antonio Merloni. Lo chiede Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore elettrodomestici.

''Dalle notizie apprese a mezzo stampa sull'incontro tenutosi stamane a Roma fra ministero dello Sviluppo economico e Regioni Marche ed Umbria, ricevono conferma le voci che sono circolate in questi giorni relativamente all'offerta di acquisizione dell'A. Merloni da parte dell'imprenditore marchigiano Giovanni Porcarelli. Innanzitutto - dice Ficco - chiediamo al ministero di convocare immediatamente anche i sindacati, affinche' ci sia dato conoscere i particolari del piano industriale, nonché la sua possibile coesistenza con le cosiddette offerte minori, in particolare con quella di Loccioni per aumentare il numero dei possibili occupati''.

''La dichiarata intenzione delle istituzioni - commenta Ficco - di dare finalmente attuazione all'Accordo di Programma, adeguandolo alle effettive risultanze del bando di cessione, e' la premessa indispensabile per cercare di dare tutela ai lavoratori coinvolti in questa drammatica vicenda industriale, soprattutto se dovessero essere confermati i numeri dei lavoratori rioccupabili, che paiono essere solo un terzo del totale''.

fonte della notizia: Umbrialeft

La QS group formalizza l'offerta.

Si pubblicano, a solo scopo documentale, le prime indiscrezioni trapelate a mezzo stampa dell'esito dell'incontro svoltosi a Roma questa mattina presso il ministero dello sviluppo economico. Si ricorda che all'incontro non erano presenti le rappresentanze sindacali.

 

Ancona, 14 settembre 2011 - “Si profila un’offerta finalmente definita e approfondita per l’intero perimetro del Gruppo Antonio Merloni, accompagnata da un piano industriale, che insiste nell’area degli elettrodomestici, che presto avremo la possibilità di approfondire dopo il passaggio al Comitato di sorveglianza, con le organizzazioni dei lavoratori”.

Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, sintetizza così l’esito dell’incontro avvenuto questa mattina al ministero dello Sviluppo Economico per fare il punto sulla procedura della Antonio Merloni, azienda in amministrazione straordinaria. All’incontro erano presenti il ministro Paolo Romani, il presidente Spacca per la Regione Marche, l’assessore regionale allo Sviluppo economico dell’Umbria Vincenzo Riommi e i tre commissari straordinari della Antonio Merloni, Massimo Confortini, Antonio Rizzi e Silvano Montaldo.

Nel corso dell’incontro i commissari hanno comunicato che il Gruppo QS, controllato da Giovanni Porcarelli, imprenditore e già sindaco di Cerreto d’Esi, ha formalizzato un’offerta che prevede l’acquisizione di tutti gli assets del Gruppo Antonio Merloni con l’assunzione immediata di 700 lavoratori sui circa 2000 attualmente in forza. “Se il progetto industriale della QS dimostrerà la sua coerenza – sottolinea Spacca – il problema si sposta ora agli altri 1.300 lavoratori, affinché si creino altre opportunità di lavoro. E’ per questo che abbiamo concordato con il ministro che l’accordo di programma dovrà essere rimodulato, proprio finalizzandolo a questo scopo: la creazione di nuove e ulteriori possibilità occupazionali”.

Definito questa mattina anche il percorso della procedura: entro la prossima settimana la QS formalizzerà il piano industriale, che il ministero sottoporrà poi all’attenzione del Comitato di sorveglianza. Se quest’ultimo approverà il piano si procederà alla rimodulazione dell’accordo di programma per la tutela dei lavoratori che non saranno coinvolti nell’attività della QS. “Al ministro e ai commissari – dice Spacca – è stato ribadito che la priorità assoluta delle Regioni è la salvaguardia dell’occupazione ed a questo obiettivo deve essere orientata la procedura.

Tenendo fermo questo punto imprescindibile, è fondamentale conoscere nei dettagli la strategia e il piano industriale del Gruppo QS e, successivamente, adattare l’accordo di programma alle nuove esigenze che nascono dalla presenza di 1.300 lavoratori che si ipotizza potrebbero non essere coinvolti nell’acquisizione. In questi due anni la Regione Marche, per assicurare comunque una prospettiva al territorio colpito da questa grave crisi economica, ha già reso disponibili circa 15 milioni di euro, intervenendo per la tutela dell’indotto con fondi di garanzia, corsi di formazione e ammortizzatori sociali in deroga”.

fonte della notizia: Il resto del Carlino

mercoledì 7 settembre 2011

Incontro governo-regioni-commissari il 14 settembre.

Il ministro Paolo Romani
(ANSA) - ANCONA, 7 SET - E' previsto per mercoledi' 14 settembre a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, l'incontro tra il ministro Paolo Romani e le Regioni Marche e Umbria per fare il punto sulla situazione della Antonio Merloni, il gruppo elettrodomestico in amministrazione straordinaria.

Per le Marche sara' presente il governatore. L'incontro era stato sollecitato da Gian Mario Spacca e Catiuscia Marini ''per poter verificare lo stato della procedura ai fini della tutela dell'occupazione dei territori interessati''. All'incontro prenderanno parte anche i commissari straordinari dell'A.Merloni. (ANSA).



fonte: ANSA

martedì 6 settembre 2011

Fattorini: subito un incontro con il ministro Romani.


Per la A.Merloni e gli oltre 2.300 lavoratori e lavoratici (circa 1000 in Umbria) collocati  ormai  stabilmente in Cig, il Governo e in particolare il ministro Romani non possono far finta di nulla. Questo atteggiamento irresponsabile e incompetente rischia di produrre effetti devastanti per quelle ricadute che già oggi investono i lavoratori i territori l’ economia di una intera regione . Conseguenze che nei prossimi mesi si aggraveranno in modo particolare per la tenuta occupazionale .

Dopo gli esiti negativi e fallimentari delle manifestazioni di interesse dei mesi scorsi, le nuove voci di un ennesimo interessamento per l’acquisto del A.Merloni, senza conoscere dati e cifre, piano industriale e programma produttivo (cosa produrre e come produrre), rischiano di trasformarsi in una ulteriore allontamento della soluzione per tutti coloro che da anni hanno pagato e continuano a pagare duramente il prezzo della crisi industriale, non certo per loro responsabilità .

Il continuo balletto su presunti piani, A o B , non fa altro che produrre ulteriori incertezze e rischia di provocare nei fatti nuovi rinvii, allontanando chi materialmente e responsabilmente deve assumersi il compito di ricercare e saper indicare una prospettiva certa e una soluzione vera al problema che vivono oggi i lavoratori e le lavoratrici cassaintegrati, quel sito industriale e il suo territorio.

Il Ministro Romani deve oggi dire con chiarezza cosa pensa di fare e come intende affrontare i nodi veri di questa vertenza  a partire dall’attuazione dell’Accordo di Programma per la parte che gli compete, ricordando al Governo e allo stesso Ministro che sono anch’essi  sottoscrittori  dell’Accordo. E chiedendo al Governo inoltre come pensa di affrontare e risolvere il vero nodo di questa vertenza, cioè quello strettamente industriale, con  l’individuazione di uno o più gruppi industriali o di investitori in grado di  sostenere un progetto su come e cosa produrre nei siti e in particolare, per quanto ci riguarda, nel sito industriale di Colle.

Il tempo dei rinvii è scaduto, chiediamo e rivendichiamo al Ministro Romani la convocazione urgente di un incontro con i tutti i soggetti interessati, forze sociali e istituzioni, in sua presenza e con il suo diretto coinvolgimento. Questo è oggi un aspetto dirimente e di fondamentale importanza. Diversamente saremo chiamati nelle prossime settimane ad aprire una nuova e più incisiva fase di mobilitazione .

Gianfranco Fattorini 


fonte della notizia: Umbria24



mercoledì 10 agosto 2011

Sul lavoro non si scherza!


Sul lavoro non si scherza!

 


Domani, giovedì 11 agosto alle ore 18:30

presso la piastra polivalente di Rigali, Gualdo Tadino

incontro pubblico del PD.
Saranno presenti: l'assessore Rossi, il consigliere regionale Smacchi ed i segretari regionali di CGIL CISL e UIL.


Un incontro per discutere della crisi del territorio e naturalmente dello stato della vertenza ex-Merloni, per avere notizie di prima mano, poiché le ultime novità si sono limitate ad indiscrezioni avute per mezzo stampa.

Non manchiamo a questo importante appuntamento.

martedì 2 agosto 2011

Smacchi: Avanti comunque con l'accordo di programma e non abbassare la guardia.

Andrea Smacchi Consigliere regionale Umbria
15:45 02 AGO 2011

(AGI) - Perugia, 2 ago. -

Una interrogazione urgente al fine di "capire gli intendimenti della Giunta regionale dell'Umbria rispetto al nuovo scenario che si prospetta" in merito alla vertenza Merloni e' stata annunciata dal consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) facendo riferimento alle "novità annunciate ieri dai commissari straordinari del Gruppo che rappresentano sicuramente un elemento di chiarezza, ma non consentono a nessuno di abbassare la guardia su una vertenza che rimane di gran lunga una delle piu' complesse e delicate sullo scenario nazionale".

Per Andrea Smacchi "il fatto che siano in corso trattative con un gruppo industriale che sarebbe pronto a riassorbire poco meno di un terzo dell'attuale forza lavoro, conferma che occorre lavorare fin da subito per l'attuazione dell'accordo di programma, richiamando il Governo alle sue responsabilita' politiche ed al rispetto degli impegni economici assunti".

"Allo stato attuale delle cose - prosegue - appare evidente che occorre operare per diversificare le possibilità di intervento anche alla luce del venir meno delle manifestazioni di interesse da parte del gruppo iraniano 'Mmd', che ha ufficialmente richiesto la restituzione della cauzione versata".

Secondo il consigliere regionale del Partito democratico "e' necessario mettere in campo una forte sinergia istituzionale in grado di costruire una proposta complessiva che comprenda, oltre le necessarie garanzie sul fronte occupazionale per tutti gli attuale 2300 lavoratori (di cui 960 del sito di Colle di Nocera Umbra), anche la costruzione di un percorso di graduale messa a riposo di circa 200 dipendenti che con i benefici della legge Marzano potrebbero da qui al 2015 essere collocati in pensione".

"Vertenze di carattere nazionale come queste - conclude Smacchi - vanno affrontate cercando il massimo del coinvolgimento anche delle associazioni degli industriali umbri e marchigiani che devono ormai assumersi anche loro fino in fondo le proprie responsabilita' in un momento cruciale di una vicenda che ormai da piu' di sei anni tiene in ansia centinaia di famiglie".(AGI) Pg2/Mav 

Fonte della notizia: AGI

lunedì 1 agosto 2011

Merloni: le dichiarazioni dei commissari straordinari.


Dowjones
MILANO (MF-DJ)--

Sono tuttora in corso di svolgimento, con la collaborazione dell'advisor finanziario Mediobanca, le trattative per la cessione dei complessi aziendali della Antonio Merloni Spa.


Lo spiegano in una nota i Commissari della societa' stessa, precisando che la cordata di imprese cinesi, che Otto Italia assume di rappresentare, dopo oltre un anno e mezzo di dichiarato interesse e dopo innumerevoli sollecitazioni, non ha fatto pervenire il versamento dell'importo di 2 mln euro, richiesto a dimostrazione della serieta' degli intenti negoziali e della concretezza delle prospettive di investimento pubblicamente dichiarate ma non seguite da alcun avanzamento concreto sul tavolo negoziale.


La Mmd, dopo avere proceduto al versamento della cauzione, ne ha chiesto la restituzione, peraltro in anticipo rispetto al termine fissato per il bando. In ogni caso, la proposta, legata alla acquisizione della Daewoo da parte della controllante dell'offerente (le cui trattative, secondo notizie di stampa internazionali, sono state interrotte), era subordinata al versamento da parte della Procedura alla Mmd di rilevantissimi importi, oltre alla garanzia sul capitale circolante, con impiego di manodopera che non avrebbe superato le 500 unita' complessive ma solo al quinto anno dalla acquisizione.


Mentre non risultano rinnovate manifestazioni di serio interesse da parte delle entita' di cui si e' riferito, prosegue la nota, sono attualmente in corso concrete trattative con un gruppo industriale che prospetta un impegno diversificato su un perimetro industriale ampio, e con una risposta occupazionale che, pur essendo, allo stato, ancora insoddisfacente potrebbe pervenire a risultati comunque interessanti ed in linea con l'attuale condizione economica complessiva.


La verifica negoziale e' attualmente in fase di svolgimento e si prevede che possa pervenire a maturazione nel corso del mese di settembre.
Sono inoltre in corso trattative per la valorizzazione di alcuni asset della societa' che, pur essendo ceduti in discontinuita' rispetto alla missione industriale originaria, potrebbero comunque dare ricadute occupazionali aggiuntive.


In ogni caso, le formule di cessione che sono al vaglio delle parti, mentre potrebbero consentire la prosecuzione temporanea della procedura e la fruizione degli ammortizzatori secondo le previsioni legislative, manterrebbero la possibilita' di attivare gli strumenti dell'accordo di programma per l'area umbro-marchigiana siglato il 19 marzo 2010. com/alb


alberto.chimenti@mfdowjones.it
 
 
(END) Dow Jones Newswires
August 01, 2011 06:35 ET (10:35 GMT)
Copyright (c) 2011 MF-Dow Jones News Srl.

fonte della notizia: Borsaitaliana.it



giovedì 21 luglio 2011

Gruppo iraniano: verso la restituzione della caparra?

"Si rincorrono notizie di stampa secondo cui i Commissari Straordinari dell'Antonio Merloni avrebbero restituito la caparra di due milioni all'iraniana Mmd. Può sembrare l'esito scontato di una fase di trattativa riservata che avesse gia' al suo avvio margini ristretti e criticita' rilevanti. Cio' che risulta inaccettabile e' che, ancora una volta, un ennesimo, delicato passaggio di questa vertenza debba apprendersi tramite stampa, circondato e rincorso dalle versioni piu' contrastanti'. E' quanto si legge in un comunicato della Cgil umbra sulla questione Antonio Merloni....


Prosegui la lettura su:  http://www.rassegna.it/articoli/2011/07/21/76414/merloni-vacilla-lofferta-del-gruppo-iraniano

mercoledì 13 luglio 2011

Marini: «Per la Merloni deve muoversi Berlusconi»

Catiuscia Marini Presidente regione Umbria
Va assolutamente rilanciata, e con forza, la dimensione nazionale della vertenza Merloni, oggi unica in Italia ad essere rimasta ancora irrisolta. Per dimensione di lavoratori e territori coinvolti, infatti, questa è una vertenza che non può non vedere impegnati i livelli nazionali di Governo, organizzazione di impresa e dei lavoratori.

La strategia che le due Regioni devono mettere in atto è rilanciare la dimensione nazionale della vertenza Merloni e chiedere al Governo di dare piena attuazione all’accordo di programma sottoscritto nel 2010, con una dotazione finanziaria di oltre 60 milioni di euro.

Non esiste alcun piano ‘a’ o ‘b’per questa vertenza, ma solo ed esclusivamente l’interesse delle due Regioni affinché si salvaguardi la presenza in questa area di un fondamentale sito industriale manifatturiero, e con esso l’economia e l’occupazione per migliaia di lavoratori, sia diretti che dell’indotto. È su questo che chiediamo al Governo di riattivare il tavolo nazionale che da troppo tempo non viene più presieduto da rappresentanti del Governo.

Per noi  è stato sempre chiaro come, di fronte ad una vertenza che ha una portata così vasta ed ampia, non può che esserci innanzitutto un impegno delle istituzioni a livello nazionale. È in gioco, infatti, l’economia di un intero territorio. E sbaglieremmo se consentissimo di far ricadere il peso della vertenza nel limitato spazio dei territori coinvolti, riducendone così la sua oggettiva valenza nazionale. Probabilmente non chiederebbe altro questo Governo che ‘territorializzare’ la vertenza, evitando così di fare la sua parte come formalmente si è invece impegnato a fare.

Da quando abbiamo firmato l’accordo di programma, mettendoci come Regioni risorse concrete, circa 20 milioni di euro tra Umbria e Marche, abbiamo sempre affermato che interesse irrinunciabile era quello di offrire per questa area la realizzazione di progetti industriali con partner seri ed affidabili che dessero precise garanzie rispetto alle loro strategie industriali. Ora siamo anche disponibili ad aggiornare il contenuto dell’accordo di programma, purché il Governo dia risposte adeguate e garanzie circa le risorse che pure in questo atto il Governo si è formalmente impegnato a mettere a disposizione. Siamo decisi a fare ancor più della nostra parte, per favorire questa ipotesi di lavoro, mettendo a disposizione anche le nostre agenzie regionali per la promozione dello sviluppo industriale. Insomma, siamo disponibili a mettere in atto tutte le azioni di politica industriale e di politiche per il lavoro capaci di sostenere ed affiancare operazioni industriali che vadano nella direzione che abbiamo sempre indicato.

Quanto all’azione dei Commissari per l’amministrazione straordinaria devo purtroppo constatare che sin qui essi si sono limitati alla gestione dell’ordinario, senza aver svolto una adeguata azione di ricerca di soggetti che fossero in grado di garantire prospettive industriali per l’azienda. 

Continueremo a lavorare avendo comunque sempre bene in mente quale è l’obiettivo finale che tutti vogliamo perseguire: salvaguardare questa importante presenza per le nostre due regioni dell’industria manifatturiera e del posto di lavoro di migliaia e migliaia di lavoratori.
*Intervento all’iniziativa organizzata dalla Cgil a Fabriano

fonte della notizia: link

lunedì 11 luglio 2011

Merloni: Umbria e Marche unite per riaccendere i riflettori.


Partire dalla vertenza Merloni, la cui gravità è descritta dai numeri che la caratterizzano, con 2.300 lavoratori diretti coinvolti e almeno altrettanti nell’indotto, per avviare poi un ragionamento più ampio sul futuro delle aree interne di Umbria e Marche. Insomma, “giocare in attacco e non in difesa”: è questo il senso dell’iniziativa che la Cgil dell’Umbria, la Cgil delle Marche e la Cgil nazionale intendono mettere in campo, a partire da mercoledì 13 luglio quando a Fabriano si terrà una prima iniziativa dal titolo “Crisi industriale e prospettive di sviluppo per le aree interne umbro-marchigiane”.
Un appuntamento di grande importanza, come hanno spiegato stamattina nel corso di una conferenza stampa tenuta presso la Cgil di Perugia, il segretario generale della Cgil delle Marche Gianni Venturi e il suo omologo dell’Umbria, Mario Bravi. Importante perché – hanno detto i due segretari – è necessario rompere “il silenzio assordante” che da troppo tempo si è creato intorno a questa vertenza, la più pesante, come ha sottolineato Mario Bravi, tra quelle aperte oggi nel nostro Paese.
La situazione infatti è arrivata ad un punto cruciale. In questi giorni scadono i termini della trattativa riservata tra i commissari e i due soggetti che hanno presentato le offerte di acquisto, i cinesi della “Nanchang Zerowatt” e gli iraniani della “Mmd”. Ma le speranze che la trattativa possa concludersi in maniera positiva sono ridotte al lumicino. “Non possiamo dire con certezza che la partita sia chiusa – ha spiegato Gianni Venturi – ma certamente i timori di un nulla di fatto sono molto forti e il pessimismo è il sentimento prevalente”.
E allora, se è doveroso lavorare fino all’ultimo momento per una soluzione che salvaguardi l’interno perimetro industriale, è altrettanto fondamentale cominciare a percorrere concretamente la strada dell’accordo di programma. In questo senso, la Cgil chiede in primo luogo che il Governo nazionale si faccia carico della vertenza, “cosa che finora – ha osservato Mario Bravi – è mancata del tutto, se si esclude il tour elettorale del ministro Romani in Umbria in occasione delle amministrative”. La Cgil insiste molto quindi sulla necessità di aprire un tavolo di confronto presso la Presidenza del Consiglio, perché solo così, hanno spiegato Bravi e Spacca, si garantirebbe un impegno diretto del Governo ai suoi massimi livelli.
Ma un “salto di qualità” nell’iniziativa istituzionale deve venire, secondo il sindacato, anche dalle due Regioni. “Ringraziamo i presidenti Marini e Spacca per l’impegno sinora profuso e per la disponibilità a partecipare alla nostra iniziativa del 13, ma chiediamo anche a loro di cambiare passo – ha detto Gianni Venturi – Per dare prospettive di sviluppo a queste aree, infatti, è fondamentale arrivare ad una risposta positiva sulla vertenza Merloni – ha precisato Spacca – ma al tempo stesso è necessario porsi il problema di come si introducono elementi di diversificazione, di come si intrecciano le produzioni e le filiere e di come si indirizzano le sempre più scarse risorse disponibili (in particolare quelle derivanti dai finanziamenti europei, visto che nel 2013 ci sarà la riprogrammazione dei fondi)”. “Naturalmente poi – ha aggiunto Mario Bravi – ci aspettiamo che anche gli imprenditori e in particolare la Confindustria facciano la loro parte, mettendo sul piatto progetti e investimenti, cosa che finora non abbiamo visto”.
Ecco allora che l’iniziativa del 13 luglio diventa un possibile punto di partenza di un percorso di collaborazione e progettazione interregionale più ampio, che indichi quali sono per l’Umbria e per le Marche i possibili indirizzi di sviluppo futuro. Un ragionamento che, in futuro, potrebbe essere esteso anche a tutta “l’Italia mediana” e in questo senso sta lavorando la Cgil nazionale che già nel mese di settembre ha in cantiere un’altra iniziativa allargata a Lazio e Toscana.

Il programma dell’iniziativa di mercoledì 13 luglio a Fabriano

Ore 9,30 Oratorio della Carità

Presiede
  • Lino Zingaretti (segretario della Camera del Lavoro di Fabriano)
Intervengono:
  • Gianni Venturi (segretario generale CGIL Marche)
  • Mario Bravi (segretario generale CGIL Umbria)
  • Roberto Sorci (sindaco di Fabriano)
  • Gianfranco Chiacchieroni (presidente commisione Attività produttive Regione Umbria)
  • Hedi Khirat (delegato “VIC” Gualdo Tadino)
  • Claudia Mariani (delegata “A. Merloni” Fabriano)
  • Enzo Giancarli (presidente commisione Attività produttive Regione Marche)
  • GianMario Spacca (presidente Regione Marche)
  • Catiuscia Marini (presidente Regione Umbria)
Conclude
  • Vincenzo Scudiere (Segretario nazionale CGIL)